giovedì 10 marzo 2016

Su Sydney e i sotterranei del cibo.

Ciao,
Non mi aspettavo più una risposta.
Congratulazioni per il bimbo e per il matrimonio.
Quando lo ho letto ho pensato ci sarei dovuta essere ma come avrei potuto? Ci siam perse di vista per quasi dieci anni. Ringrazia di nuovo la tua ex padrona di casa per averti passato la lettera. Da ora in poi ti scriverò a questo indirizzo allora.
Ho un sacco di domande da farti ma prima risponderò alle tue.
Sydney è come tutte le altre città che ho visitato: Aarhus, Copenhagen, Londra, Miami, Boston.. particolare e "Unique". 
Il caldo è soffocante, alle 8 di sera puoi ancora avere 26C e durante il giorno raggiunge pure i 38C. alcuni giorni penso di morire e la notte è il peggio, se anche ti fai una doccia prima di coricarti, ti svegli la mattina o peggio in piena notte completamente sudata. io non sopporto il caldo se ti ricordi, e in queste settimane mi son pure gonfiata come un palloncino. Ma non è una brutta città, è molto viva, non come Londra ma un po' la ricorda, si assomigliano, come un mix tra Massachusetts e Londra. 
O forse son solo io che per dare senso a questa città devo trovarle somiglianze. 
Di sicuro si lavora come a Londra; ho appena lasciato il ristorante dove lavoravo perché le ore erano disumane fino al punto di toglierti il piacere di cucinare.
E non so se capita anche a te, ma se mi si toglie il piacere del cucinare poi non riesco a lavorare. 
La gente è aperta, ma non in tutto. 
Sono gentili ma allo stesso tempo è come se sono confinati nella loro gigante isola e non si curano tanto di esplorare l'esterno, come se l'esterno andrà a loro. 
E in parte lo fa, dove vivo io c'è questa enorme comunità asiatica, solo nella via dove abito ci sono un misto di ristoranti Giapponesi e Vietnamiti e Koreani, Cinesi, non hai idea della varietà del cibo che si trova. 
E non solo asiatico ma da qualsiasi parte del mondo ed è dappertutto. Forse questa è la cosa che mi ha affascinata di più, c'è cibo ovunque. Ad esempio, qui hanno un sacco di centri commerciali sotterranei, c'è un punto della città che puoi letteralmente attraversare senza uscire in superficie. 
E se ci pensi come idea non è male, stai sempre al fresco. Come in Montreal in Canada, siccome fuori fa troppo freddo vanno sotto terra al caldo. E comunque dicevo nei sotterranei è pieno di piccoli chioschetti dove mangiare, e tutto quello che espongono sembra buono e fresco e vero. Cibo vero e semplice. 
Ma restare qui a vivere? 
Se fossi venuta qui 5 anni fa forse si. Ma ora non saprei. È come se non fossi più interessata a vivere in una città così grande. Preferirei qualcosa di meno caotico. Si è vero sacrificherei tutte queste opportunità per pace. 
Non sono sposata, non ho figli e come potrei averli con questo continuo viaggiare? 
Ho un fidanzato. 
Non sono diventata una food Snob.
Lo ero è vero. Mi hai conosciuta che lo ero. Ma son cambiate troppe cose in questi anni, ho capito molte cose relative al cibo. E ora non ho bisogno di un bel pacchetto per apprezzare del buon cibo. Non lo si trova solo nei ristoranti stellati. E mi sorprende che hai pensato che lavorassi in grandi Ristoranti. 
Non mi attira per niente sacrificare la mia vita per cucinare il cibo di qualcun altro. 
Se devo lavorare 12 ore all giorno preferisco sia per il mio cibo.
E tu invece? 
Cucini ancora?
Sei una "food snob"? 
Raccontami tutto quello che ha fatto questi anni.
Aspetto tue,
Tata

giovedì 11 febbraio 2016

In viaggio

Ciao,
Come vanno le cose li da te?
Sono appena arrivata a Sydney.
Ed è un altra casa, un altro lavoro, un altra vita
Sto cambiando casa spesso e di ruota anche il lavoro.
Perché?
Perché mi annoio.  Sfortunatamente ho bisogno di costanti stimoli per andare avanti e costanti cambiamenti portano costanti stimoli. 
E si, faccio ancora il cuoco.
La domanda standard alle interview è:
"Perché fa questo lavoro?"
"Guardi, sono sempre stata un appassionata di cucina e ho sempre apprezzato il buon cibo. Cucinare mi rilassa e soddisfa su diversi livelli, onestamente non mi vedo a fare nessun altro lavoro che sia il cuoco o comunque che abbia a che fare con il cibo."
E questa è la risposta standard per il futuro datore di lavoro.
Ma se a chiedermelo sei tu una delle mille persone che me lo chiede durante un viaggio in aereo o mentre si fa conversazione ammazza-tempo in fila alle poste, la risposta è sempre:
"Guardi, io do sempre la colpa a mia madre. Quand'ero piccola avrei sempre voluto la -Nouvelle cuisine-, sa quelle cucine giocattolo con lavandino e pentolino tutto intorno? Si? Eh. Mia madre a me non l'ha mai comprata, e l'ho chiesta diversi anni di fila. E io ora son convinta che se mia madre me l'avesse comprata sta benedetta cucina, mi sarei tolta lo sfizio e probabilmente ora farei un'altro lavoro."
Ma non prendermi male, fare il cuoco a me piace davvero. E' la risposta per ridere. 
Comunque per ora tutto bene.
Sydney è grande, ed è come una Londra estiva. Il cibo qui è più buono, meglio che in America. Te l'avevo detto che ero in America prima? 
Non so da quanto tempo non ci scriviamo più...
Spero tu sia ancora allo stesso indirizzo.
Aspetto tue notizie.
Stammi bene,
Tata